La 60enne, lo ricordiamo, si trova agli arresti domiciliari dal 20 luglio con l’accusa di peculato e falso in atto pubblico (leggi qui) per aver emesso falsi mandati di pagamento a carico del Comune di Cassina de Pecchi, sottraendo dalle casse pubbliche più di 20mila euro.
“La mia assistita si è messa a disposizione della Procura della Repubblica – ha spiegato l’avvocato della donna, Salvatore Mannino – In realtà è un discorso che non si interrompe qui, la Procura dovrà ora proseguire con le indagini e fare altre verifiche, forse fare altri interrogatori”.
La Ambrosino rimane quindi agli arresti domiciliari.
Come spiega l’avvocato, è comprensibilmente scossa per l’accaduto. Poiché i reati che le sono contestati sarebbero stati commessi a partire dalla fine del 2010, l’avvocato ha fatto notare che l’accaduto potrebbe essere in qualche modo legato all’improvvisa scomparsa del marito: Ignazio Modica, esponente storico del Partito socialista cassinese e più volte amministratore comunale, è infatti deceduto meno di un anno fa, nel novembre 2010, a causa di un arresto cardiaco. Circostanza che, come ha commentato Mannino, potrebbe aver condizionata la donna sotto il profilo psicologico e umano.
E.D.