Alla proposta ha risposto il vicesindaco Guido Parati affermando che la maggioranza non avrebbe potuto accettare l’emendamento perché presentato fuori dal tempo massimo stabilito, ossia cinque giorni prima del Consiglio comunale, ma che l’avrebbe tenuto in considerazione in previsione di una più ampia modifica del regolamento delle entrate. Il sindaco Claudio D’Amico si è associato alle parole di Parati, aggiungendo che la priorità era approvare subito la modifica proposta per andare incontro alle necessità dei cittadini, mentre per l’emendamento sarebbero stati necessari ulteriori approfondimenti.
L’opposizione ha replicato ricordando alla maggioranza di aver concesso di porre in discussione la modifica al regolamento, nonostante non fosse stato rispettato il preavviso di quindici giorni previsto. La battaglia sui cavilli è proseguita a lungo, assumendo toni sempre più accesi e non sempre nel rispetto delle regole del dibattito consiliare.
Al termine della discussione, l’emendamento è stato respinto e la modifica è stata approvata in seguito alla votazione che ha visto l’opposizione esprimere voto contrario. Successivamente i rappresentanti dei gruppi di minoranza hanno deciso di abbandonare il Consiglio in segno di protesta, in virtù del fatto che, usando le parole di Patella, “il regolamento è stato forzato a vantaggio della maggioranza, la modifica al regolamento delle entrate poteva essere approvata solo all’unanimità, a causa della mancata presentazione nei termini previsti”.
I successivi punti, tra cui l’assestamento di bilancio, sono stati discussi alla presenza dei soli esponenti di maggioranza, tra i quali il consigliere Salvatore Gagliano si è detto “amareggiato per l’abbandono dell’opposizione”, suggerendo ai propri colleghi assessori “maggior rispetto e apertura per la minoranza”.
Matteo Medei