PIOLTELLO e RODANO – Il countdown dell’ex Sisas: mentre si lavora per bonificare le discariche, sull’Italia pende una multa di 400 milioni di euro. Si attende la sentenza della Corte di Giustizia Europea

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Pianta delle discariche dell'area ex Sisas

La storia è nota. Ne aveva parlato Fuori dal Comune in un servizio realizzato qualche mese fa, se ne è riparlato in una recente assemblea pubblica organizzata della Lista per Pioltello e ne parlano quasi quotidianamente giornali e media locali e nazionali: sulla testa degli italiani pende una multa di 490 milioni di euro la cui causa è rintracciabile sui territori dei Comuni di Pioltello e Rodano e ha un nome, ex Sisas.

Le tre discariche presenti all’interno dell’ex polo chimico, considerate una minaccia per l’aria e per le acque locali, devono essere ripulite: l’aveva stabilito l’Unione Europea già nel 2004 e poi ancora nel 2006. La scadenza, rinviata di anno in anno, è stata fissata al 31 dicembre 2010: se non si rispetterà tale ultimatum, l’Italia dovrà pagare la multa per non aver operato nei limiti stabiliti dall’UE.

LE NOVITA’. La notizia di questi giorni è che la Commissione Europea ha rinviato l’Italia davanti alla Corte di Giustizia Europea per il mancato rispetto della sentenze del 2004 e del 2006, chiedendo di applicare le sanzioni, per un totale di circa 400 milioni di euro.

Quindi, la Commissione Europea non vuole sospendere l’ultimatum, ipotesi caldeggiata da Luigi Pelaggi, Commissario straordinario alla bonifica, e in cui sperava Giorgio Fallini, assessore all’Ambiente del Comune di Pioltello. Anche perché, delle tre discariche, una è già stata ripulita, la seconda per metà e la terza dovrebbe essere svuotata entro il marzo 2011: per questo si sperava in una proroga di tre mesi almeno.

Non soltanto questo potrebbe non accadere, ma dal 1 gennaio 2010 potrebbero accumularsi sull’Italia altri 200.000 euro di multa… al giorno. L’Italia per ora sarò chiamata a comparire davanti alla Corte di Bruxelles. Intanto all’interno dell’ex Sisas si continua a lavorare a pieno ritmo: ogni giorno dai cancelli escono 20 rimorchi, ma il commissario sta chiedendo ai siti di raccolta del materiale di tenere aperto anche di notte per poter accelerare al massimo la svuotamento delle discariche.