VIMODRONE
TUTTI I CANDIDATI E I PROGRAMMI PER LE AMMINISTRATIVE 2017

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Le elezioni comunali sono ormai vicine: l’11 giugno la cittadinanza vimodronese deciderà il futuro dell’amministrazione comunale. Visto che la campagna elettorale è quasi giunta al suo termine, abbiamo deciso di proporvi un’intervista “collettiva”, ponendo alcune domande ai vari candidati sindaco. Hanno risposto al nostro appello: Ilaria Chiaranda, che si presenta assieme a Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d’Italia, Paola Gallarotti, portavoce delle liste civiche ‘Vimodrone sei tu’,‘Vimo x tutti’ e ‘Futuramente’ e Dario Veneroni, candidato sindaco di ‘Vimodrone sei tu’ e ‘Il Ponte’. Concorrono per la stessa carica anche Ivana Broi della ‘Lista Civica Vimodrone’ e Luigi Lonati per il ‘Movimento 5stelle, di cui però non abbiamo avuto riscontro.

Iniziamo con le domande, si presenti brevemente.

Paola Gallarotti: “Sono nata a Pallanza, in provincia di Verbania, il 9 novembre 1966. Sono avvocato penalista del foro di Milano ed esercito la professione da oltre venti anni. Ho uno studio a Vimodrone, che condivido unitamente ad altri colleghi associati, tra i quali mio marito, anch’egli avvocato e un figlio che frequenta il secondo anno di giurisprudenza. In sintesi: mamma, moglie, avvocato e amica degli animali. Mi sono candidata alla carica perché è tempo di consegnare le chiavi del Municipio a persone libere da qualunque influenza, che rispondano solo ai cittadini e alle proprie coscienze. Le tre liste civiche che mi sostengono, rappresentano al meglio quest’idea di completa e totale indipendenza, libertà di pensiero e di azione. Peraltro, dopo oltre vent’anni di lavoro a Vimodrone, era giunto il momento di restituire al Paese qualcosa di quello che ho ricevuto”.

Ilaria Chiaranda: “Ho 46 anni e sono un medico specialista in Neurochirurgia e Medicina Estetica con Master in Chirurgia Estetica, felicemente sposata e mamma di due splendidi ragazzi. Da 4 anni ho preso la decisione di dedicarmi alla libera professione e, seppur continuino le mie collaborazioni con studi medici di Milano e Bergamo, ho attualmente uno studio privato a Vimodrone. insomma: un’intera vita dedicata allo studio e alla cura della salute e del benessere delle persone. Ho accettato con reverenziale timore la proposta fattami dalle forze di centro-destra per la grande responsabilità che implicava, ma fiduciosa ed entusiasta, proprio per l’innata natura dovuta alla mia professione di prendermi cura delle persone. Quindi una scelta fatta per puro senso civico volta ad una amministrazione cosciente, onesta e coerente”.

Dario Veneroni: “Sono nato e risiedo a Vimodrone da 58 anni. Sono sposato e sono padre di due ragazze. Ho ereditato da mio padre la passione per la vita sociale e l’attività di artigiano imprenditore e fin da giovane mi sono interessato alla vita del mio paese, prima nelle associazione e poi all’interno delle istituzioni, ricoprendo la carica di sindaco della nostra città dal 2002 al 2012. In questi anni, come amministratore pubblico, ho accumulato un patrimonio di conoscenze e competenze che penso sia utile dover mettere a disposizione e a servizio della nostra città. ‘La politica è la più alta ed esigente forma di carità, di servizio per il bene comune. Dobbiamo prendere consapevolezza che nessuno è necessario e insostituibile, ma nessuno nemmeno può agire al nostro posto’ dissen una volta Papa Paolo VI. È questa la motivazione che mi ha spinto a candidarmi. La mia scelta è confortata dai cittadini: il loro sostegno mi ha convinto”.

Ci dica, secondo lei, quali sono i punti più innovativi del suo programma.

Paola Gallarotti: “Il primo punto non è di merito, ma di metodo: massimo impegno e straordinaria determinazione. Si possono presentare programmi meravigliosi, ma se non si hanno forza, capacità, intelligenza e anima per realizzarli non servono a nulla.

Il mio principale riferimento sarà la smart city, ossia, città intelligente. Progetto che, da diversi anni, orienta le scelte di molte delle città meglio amministrate: terremo come costante riferimento i sei punti su cui questo progetto si fonda (economia, mobilità, ambiente, persone, vita e governance) e realizzeremo le migliori soluzioni in ciascun ambito. Prima di tutto gli interventi urgenti, come quelli sulle scuole. Nel corso del confronto con gli altri candidati, tutti hanno denunciato il degrado dei plessi scolastici, che dura da più di vent’anni, e l’inerzia delle amministrazioni precedenti.

Inoltre, portiamo avanti il principio del ‘consumo zero del territorio’ che non significa azzeramento degli interventi edilizi: da qui l’idea di agevolare gli interventi di sistemazione delle facciate e i recuperi edilizi di stabili ammalorati, se il bilancio lo consentirà, anche agendo sulla leva tributaria, abbattendo i costi per l’occupazione dei ponteggi, il cui ammontare ha spesso scoraggiato i privati”.

Ilaria Chiaranda: “Sicuramente la sicurezza è un punto chiave: aumento del controllo territoriale implementando la rete di telecamere di sorveglianza e creando un piano di sicurezza integrato con i sistemi dei comuni limitrofi ed implementazione degli orari di copertura del controllo territoriale da parte delle forze dell’ordine. Per quanto riguarda la viabilità proponiamo la cancellazione dell’onere di pagamento del parcheggio per i residenti e per chi, pur non abitando a Vimodrone ha qui la propria attività, la deviazione dei mezzi pesanti dalla Padana Superior e la realizzazione di nuove piste ciclabili.

Una manutenzione strutturale, regolare e calendarizzata dei plessi scolastici per garantire l’incolumità dei nostri figli oltre all’abbattimento delle barriere architettoniche e la revisione dei criteri di assegnazione posti degli asili nido/scuole materne con priorità ai residenti. Confermo, in caso di vittoria, l’impegno all’uscita immediata dal patto sull’accoglienza degli immigrati nel nostro territorio comunale e l’adesione al Patto dei Sindaci che resisteranno con ogni mezzo agli ordini del Prefetto.

Dario Veneroni: “Voglio far mia la carta degli impegni e le idee proposte dagli alunni delle classi quinte primarie dell’Istituto comprensivo statale di Vimodrone, del progetto ‘Legalità e bene comune’. Credo nei giovani e punto su di loro. Vorrei dotare l’Amministrazione di un piano locale giovani, una specie di Piano regolatore delle politiche giovanili, che affronti le tematiche degli adolescenti come la gestione del tempo libero, della creatività, dell’aggregazione, della scuola, ma anche capace di affrontare il tema del lavoro e dei bisogni dei giovani adulti. Intendo ripensare l’utilizzo della palazzina, ex sede della biblioteca comunale, per usi culturali, sociali, ricreativi e a servizio dei giovani.

Tra le priorità dell’azione amministrativa metto anche il lavoro, attraverso il sostegno e delle attività produttive e commerciali esistenti, incentivando l’insediamento di nuove imprese attraverso la riqualificazione delle aree industriali dismesse. Assieme alle associazioni di categoria, lavorerò ad un piano di rilancio del commercio al dettaglio e di vicinato, considerato come fattore di sviluppo, di coesione sociale e di sicurezza urbana. La mia amministrazione riavvierà i percorsi di partecipazione, favorendo la nascita di comitati di quartiere. Intendo promuovere nuovamente le consulte cittadine del volontariato locale, sociale, culturale e sportivo, momenti attivi di discussione e scambio di idee e proposte”.

Quali cambiamenti proprone di attuare rispetto alla presente amministrazione?

Paola Gallarotti: “Il cambiamento sarà, innanzitutto, culturale e riguarderà non solo l’attuale amministrazione, ma tutte le amministrazioni precedenti. Secondo lei, se si chiedono i voti ai cittadini col cappello in testa e la bandierina in mano di questo o di quel partito o di questo o di quel movimento, facendo intervenire in campagna elettorale il tal segretario, il tal parlamentare, il tal assessore, potrà mai il candidato così appoggiato mandare a quel paese il questuante di turno che – nel pieno rispetto della legge s’intende – magnificasse le capacità del dottor X o del signor Y, quando Sindaco e Giunta debbono assumere determinate decisioni? Secondo lei, se le firme per presentare una lista civica sono raccolte nella sede di un partito o se, sotto l’egida di questo stesso partito, si svolgono le primarie per l’individuazione del candidato sindaco, può dirsi questa una lista civica? Gli abbracci troppo stretti soffocano. Con Vimodrone Futura, Vimo per Tutti e Futuramente tutto questo sarà assolutamente impossibile: opereremo con quell’autonomia che solo le vere liste civiche come le nostre possono assicurare, rispondendo solo alle nostre coscienze e ai vimodronesi”.

Ilaria Chiaranda: “Mi ritengo l’espressione di un’ideologia che non sposa in alcun modo le idee del centro-sinistra che da 15 anni governa Vimodrone, di cui mi sento di definirne l’operato come: ‘immobile’, ‘arrogante’ e ‘fumoso’ nel rapporto con i cittadini, ed ‘ectoplasmico’nella volontà di cercare soluzioni alle problematiche ed esigenze dei vimodronesi e di molte associazioni del territorio. se i Vimodronesi avranno fiducia in me, conto di impostare un rapporto stretto e costruttivo con loro per poter ridare vita a un territorio mummificato dalla sinistra, a una cittadina diventata purtroppo ‘dormitorio’, ma che potrebbe invece di nuovo splendere dopo un lungo periodo di oscurantismo. Desidero trasparenza, onestà, coerenza e confronto quotidiano tra cittadini e amministrazione e pretenderò di instaurare rapporti e relazioni strette e proficue con le realtà amministrative, come la Regione e Città Metropolitana”.

Dario Veneroni: “Sicuramente sarò parte attiva affinché la partecipazione dei cittadini sia costante nelle scelte dell’amministrazione. Mi impegno a migliorare l’azione dell’ente per quanto riguarda la manutenzione della città, degli spazi pubblici, soprattutto le nostre scuole”.

STEFANIA DALLA CASA