CARUGATE
I BIMBI BIELORUSSI IN CITTA’ DAL 2 GIUGNO. E IL VIAGGIO DEL COMITATO CHERNOBYL EMOZIONA

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Arrivano in particolare da Utz e Terekovka i 14 bimbi bielorussi che dal prossimo 2 giugno saranno ospitati dalle famiglie aderenti al percorso di accoglienza del Comitato Progetto Chernobyl di Carugate. I piccoli sono originari di questi due villaggi vicino a Dobrush, la città più grossa dove abitualmente i membri del comitato si recano ogni anno per monitorare lo sviluppo dei loro progetti di aiuto, e per far visita alle famiglie dei bimbi ospitati.

Schermata 2016-05-30 alle 07.28.29“Ogni volta che torno mi rendo conto che non si può smettere di lavorare per queste persone, anche a trent’anni dalla tragedia della centrale nucleare -ha spiegato Tiziano Peraboni del Comitato- Ci sono generazioni di bambini che ancora hanno bisogno di andare al sanatorio, che hanno problemi polmonari, gravi disabilità o che muoiono di tubercolosi, in una situazione di profondo disagio sociale ed economico, con l’insorgere di dipendenze come quelle dell’alcolismo, o di abbandono dei disabili che compiono la maggior età e vengono quindi allontanati dagli istituti. Situazioni tremende di un popolo che non si è più ripreso, mentre l’istituzione latita, dove un operaio guadagna al massimo l’equivalente di 40 dollari al mese, e dove per fare 1 euro ci vogliono circa 2300 Rubli”. Schermata 2016-05-30 alle 07.27.47

Il viaggio di aprile ha lasciato forte commozione anche in alcune famiglie italiane che vi hanno preso parte per meglio comprendere qual’è il supporto reale che il Comitato offre a quelle comunità: “Se uno vede e tocca con mano capisce davvero cosa stiamo facendo per loro, e le emozioni sono intense” ha proseguito Peraboni, che ha preso parte al viaggio insieme al Presidente Fernando Morlino, ad Abele Beretta, Mario Calloni, Cosimo Ninni, Enrica Asnaghi, Antonio Bellavia, la famiglia Vettorato di Cavenago, e i rappresentanti degli sponsor di sempre, Arcoiris e Delifrance.

Per quanto riguarda il mese di ospitalità che vedrà la piccola brigata bielorussa a Carugate, le attività saranno quelle di ogni anno, con divertimenti e giornate di svago all’oratorio feriale, appuntamenti con le realtà cittadine, gite in piscina, sport, un’esperienza di gioco e video organizzata da Apple Store, un’escursione in montagna e qualche giorno al mare per il risanamento delle vie respiratorie, le visite mediche e le cure previste dai loro medici, e una gran festa di benvenuto e di commiato, alla quale prenderanno parte anche le numerose famiglie che quest’anno hanno aderito sia da Carugate che da Brugherio, Pessano, Monza e Cavenago.

L’ospitalità, comunque, resta solo un tassello del grande impegno profuso da Progetto Cernobyl, che quest’anno ha devoluto i suoi introiti per l’acquisto di due speciali marsupi da destinare a bimbi con distrofia muscolare, per consentire loro di poter camminare restando direttamente a contatto con le gambe della propria mamma: “Arrivano dall Irlanda e per loro sono una vera rivoluzione -ha spiegato ancora Peraboni- dobbiamo ringraziare l’Ortopedia Castagna per questo acquisto che ha consentito ai piccoli Margherita e Timur di poter camminare”. Schermata 2016-05-30 alle 07.24.25

Un viaggio intenso dunque quello in Bielorussia, dove la delegazione ha incontrato anche i bambini dell’istituto per disabili, quelli dell’asilo e delle scuole, che a trent’anni dall’esplosione Schermata 2016-05-30 alle 07.26.12nucleare hanno ricordato l’evento con spettacoli e progetti, nonostante a pochi chilometri da loro esista ancora una cosiddetta “zona morta“, più eloquente di mille parole: “Ci siamo passati accanto -ha concluso Peraboni- è una zona ancora radioattiva a 15 km da Dobrush, dove non vive più nessuno all’infuori di un anziano che si è sempre rifiutato di lasciare casa sua. E’ militarizzata e controllata, le case sono abbandonate, il Castello desolato e tute le finestre e porte sono murate. Quando leggo che Lukashenko e Putin vogliono costruire un’altra centrale nucleare, mi chiedo se non abbiamo sufficientemente chiaro quali conseguenze stiano ancora scontando ancora queste persone, dopo 30 anni dall’accaduto“.