SEGRATE PIOLTELLO
STRADE VIABILITA’ E TRASPORTI. COME CAMBIERANNO CON L’ARRIVO DEL CENTRO COMMERCIALE WESTFIELD

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Continuano i tavoli istituzionali relativi al centro commerciale Westfield e ogni volta un nuovo tassello va ad aggiungersi al quadro generale.

È di mercoledì 2 marzo l’ultimo incontro al Palazzo delle Stelline di Milano tra il Comitato attrazione investimenti esteri presieduto dal viceministro Carlo Calenda con il Sindaco di Segrate Paolo Micheli, l’Assessore al Territorio Roberto De Lotto e i tecnici del Comune. Durante la riunione sono state stabilite le prossime fasi che porteranno al completamento dell’accordo di programma che avrà come esito finale la costruzione dello Westfield. L’apertura del centro commerciale, che sorgerà nell’area ex dogana e attirerà un investimento di 1,8 miliardi di euro, secondo le stime potrebbe avvenire nell’anno 2019.

Centrale è stato il tema delle opere infrastrutturali legate al progetto, innanzitutto il “tratto giallo” della Cassanese Bis che collegherà la tangenziale est al centro intermodale di Redecesio. Questa parte, che sarà realizzata da Milano Serravalle, verrà iniziata dopo l’emanazione di un Decreto motivato del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e del Ministero dell’Economia e delle Finanze, accompagnato dalla sottoscrizione del secondo atto aggiuntivo tra Serravalle e MIT. Il termine di questa lunga trafila burocratica dovrebbe essere maggio 2016: ciò consentirebbe di rispettare la scadenza di luglio 2016 per l’aggiudicazione definitiva dei lavori e l’inizio del completamento della strada.

Quando ciò avverrà, Westfield in concomitanza aprirà i cantieri del centro commerciale e del “tratto blu” dell’arteria, di sua competenza.

Entro aprile 2016 infine si deciderà del “tratto rosso” della Cassanese Bis, che si raccorderà con la Cassanese a Pioltello, in parte in galleria sotto via Morandi. Riguardo a questo capitolo Westfield ha fatto una sua proposta, che sarà presto vagliata da una segreteria tecnica: assunzione dei costi degli espropri da parte di Comune, Città Metropolitana e Regione Lombardia per circa 19 milioni di euro, e assunzione dei costi relativi alla costrizione dell’opera da parte dell’operatore australiano, per circa 141 milioni.

Non solo di strade si è parlato durante l’incontro della scorsa settimana. Come già annunciato poche settimane fa dal Sindaco Micheli, Segrate diventerà una porta d’accesso all’est milanese e questo grazie allo spostamento verso Westfield della stazione ferroviaria, che diventerà Porta Est ospitando l’alta velocità, e grazie ad un collegamento tra Cassanese Bis e Rivoltana, al collegamento con Linate e alla fermata della MM4. Secondo una stima, queste opere dovrebbero richiedere 260 milioni di euro. I soggetti coinvolti hanno concordato la firma di un protocollo d’intesa entro maggio 2016 per favorire l’implementazione del Nodo Intermodale e la costruzione di diverse modalità di accesso al centro commerciale e quindi a Segrate.

Le paure di Pioltello

In concomitanza a questi ultimi annunci da parte delle istituzioni, arriva una voce preoccupata dai cittadini della vicina Pioltello.

Il movimento civico “Lista per Pioltello” ha scritto il 25 gennaio scorso una lettera al commissario prefettizio Tripodi relativa ai rischi in cui la città potrebbe incorrere quando il centro commerciale Westfield verrà costruito e diventerà operativo (qui la lettera). Le maggiori paure riguardano la stazione ferroviaria di Pioltello, che potrebbe subire un declassamento e una perdita di corse verso Milano se in concorrenza con la Porta Est di Segrate, e la possibilità della chiusura dell’UCI Cinema ora esistente in favore di uno della stessa catena nel nuovo centro commerciale.

Questi sono temi cruciali, di cui il tavolo delle trattative dovrà tenere conto, non solo secondo i cittadini ma anche per il Commissario Tripodi, che nella sua risposta si è detta d’accordo con “Lista per Pioltello” (qui). La situazione di Pioltello però al momento non è delle migliori per la discussione di garanzie per la città, in quanto fino a giugno ci sarà il Commissario a governare la città, mentre Westfield e gli altri enti locali coinvolti, come scritto poco sopra, sono intenzionati a spingere sull’acceleratore. “Occorre dunque (ancora una volta) mobilitarci a diversi livelli – istituzionale, amministrativo, politico e della cittadinanza – per difendere i servizi della nostra città” scrive il movimento civico che ha portato alla luce queste istanze.

Tra una spinta a stringere i tempi da una parte e richiesta di garanzie dall’altra, sono molte le realtà coinvolte dal progetto, che sicuramente andrà a modificare diverse dinamiche in Martesana.